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domenica 16 marzo 2014

lunedì 17 febbraio 2014

Arte



La meraviglia dell'acquatinta 


Le uniche cose che mi consolavano durante le prime lezioni di incisione erano l'incredibile vista dalla finestra dello studio e la pazienza del Maestro.
La ricordo ancora quella luce che rendeva le foglie della camelia lucenti e di un color verde vivo!
Difficile dimenticare quei colori e quel sole in quel fazzoletto perfetto racchiuso tra le mura. Già, un piccolo meraviglioso giardino dove il verde imperava.
Alzando gli occhi dalla lastra che tentavo di levigare con scarsi risultati, pensavo a come avrei potuto trasferire tanta bellezza anche lì, su quella superficie che mi era a dir poco ostile.
Famosa per la mia poca pazienza e per la scarsa capacità di concentrazione, ogni lavoro in cui si richiedono pazienza e determinazione, mi sfinisce.
La fase di preparazione della lastra per l'incisione veniva da me percepita come una vera tortura...

E tutta quella perdita di tempo, poi ! Ore ed ore passate a levigare quelle lastre di zinco che, come diceva il Maestro, dovevano diventare "a specchio".

la porta che dà sul mio studio

Ma perché farlo quando si potevano trovare in commercio lastre già perfettamente levigate e lucide?
Beh, perché c'è bisogno di tutto quel processo preliminare lento e noioso che fa capire ad obiettivo raggiunto, che te lo sei veramente meritato, il risultato.

Forse col tempo sto migliorando, perché mi sento più paziente e determinata.
In passato, nel disegno e in qualsiasi forma artistica, sono sempre stata più istintiva e decisamente poco paziente.
Se c'è un settore dell'incisione in cui questa virtù è assolutamente necessaria, questo è quello dell'acquatinta.
Pur essendo una tecnica complessa, i risultati che si possono avere sono sbalorditivi. Certo non sto parlando di opere di Goya, ma di piccoli esperimenti di acquatinta gradevoli.
Se con l'acquaforte siamo in grado di ottenere dei grafismi netti sulla carta e i chiaroscuri sono dati dagli incroci dei segni più o meno fitti sulla matrice, con l'acquatinta si possono realizzare una miriade di sfumature che assomigliano a morbide pennellate.

"Fruttiera" , acquatinta con inchiostro sanguigna 

In genere per realizzare questi chiaroscuri si utilizza la polvere di bitume o colofonia, o addirittura anche delle vernici spray. Si scalda la lastra in modo che queste polveri aderiscano perfettamente in fase di acidatura e si coprono le aree che si vogliono lasciare bianche con della vernice.

Ecco la stessa lastra inchiostrata con inchiostro nero:

"Fruttiera", acquatinta stampata con inchiostro nero
Qual'è la stampa più interessante? Quella più tradizionale in nero, oppure quella sanguigna?
A voi il giudizio!





domenica 2 febbraio 2014

L'arte del decorare la casa


Quando ti rivedrò viburno mio?

Sabato scorso il tempo ci aveva fatto ben sperare, ma il giorno dopo una pioggerellina insolente si era già ripresentata a rovinarci l'umore.
Non credo di aver mai visto tanta pioggia come in questa settimana. Non ricordo neppure quale fosse con precisione l'ultimo giorno di sole!
Con ogni probabilità proprio sabato 25 Gennaio.
Siamo tutti esausti di questo "finto inverno", che non è altro che una specie di Novembre interminabile e "muffo".
Il freddo piace a pochi, ma quanti non lo preferiscono a queste giornate? Il pensiero di fare un'altro mesetto così, deprime non poco.
Ho già il bisogno di sentire il profumo dell'erba, di vedere il giardino roccioso esplodere di colori e di alzare gli occhi in adorazione di un bel cielo terso quasi provenzale!
Primavera, quando arrivi?
E soprattutto:- "quando ti rivedrò viburno mio?"-


Già, il viburno! Re indiscusso, assieme alle Pierre de Ronsard, delle mie composizioni.
Il viburno è una splendida "palla di neve" di petali compatti e puri.  E' bianco candido e in grado di illuminare a giorno una stanza buia. Le sue foglie sono rubate agli arbusti, solide e seghettate. 


i fiori solidi e candidi e la foglia che ricorda quella dell'acero
Adoro il viburno perchè fa proprio capolino nel periodo di "Giardini Aperti", quasi a dire: - " Hey, ci sono anch'io!"-




Non vedo l'ora di vederlo in tutta la sua bellezza e di andarlo a raccogliere con il mio cesto in filo di ferro malconcio e bucato.
Allora, una volta tagliati i rami, li metterò nei miei vasi trasparenti e basterà poco per fare splendide composizioni di fiori recisi!
Quanto mi manca avere qualche bel vaso in casa!
Vorrei decorare casa con qualche bel fiorellino, ma con questo tempaccio dovrei chiedere degli stivali da pesca a qualcuno!

E poi, cosa potrei trovare in giardino in questo periodo?? Non c'è dubbio che si possano realizzare cose interessanti anche col muschio!!







martedì 21 gennaio 2014

Arte


Gli Iris 

Si dice siano "portatori di un lieto messaggio, di una buona novella".
Appena sfioriscono, sento già la loro mancanza. Per questa ragione, un'enorme stampa del Metropolitan Museum of Modern Art con gli iris di Van Gogh, veglia sulla madia delle pentole anche in inverno.


Gli iris di Van Gogh campeggiano nella zona giorno


Ho tentato di spostarla più di una volta, ma dopo uno o due giorni, la risistemo sempre nella stessa posizione.
Mi mancherebbe da morire.


"Iris del giardino". Acquerelli, matite, pastelli a cera

Vincent Van Gogh diceva che la tecnica dell'acquerello era splendida per esprimere atmosfera e distanza. I personaggi sembravano circondati dall'aria sin da poterla respirare. 




)
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/arte/frase-564


lunedì 20 gennaio 2014


Lustro di luna 

- “ Lasciamele tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele.” -

Anna Magnani, rivolgendosi al truccatore sul set cinematografico


Anna Magnani


La Magnani aveva quella cosa speciale che si chiama "aurea". Noi che la bellezza naturale (e tanto meno l'aurea) non l'abbiamo ricevuta in dotazione standard, ce la dobbiamo un pò sudare prendendoci cura della nostra pelle e scegliendo dei prodotti che ci possano rendere radiose e di bell'aspetto.
Mi sento pertanto di suggerirvi la lettura di un blog molto ben scritto che, oltre alle classiche reviews di prodotti, vi dirà anche come trattare determinate problematiche della pelle e molto altro ancora.
Si tratta di www.lustrodiluna.blogspot.it

Grazie a Madame La Mer sono riuscita a farmi per la prima volta uno Smokey eyes che non cede dopo pochi minuti.
Anzi, vi dirò di più: è durato per tutte le quattro ore di ufficio del mattino e le cinque ore della palestra del pomeriggio.

Lustro di Luna is quality certified!



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domenica 19 gennaio 2014

Cucina


Pane e formaggio: l'accoppiata “salva aperitivo”


In realtà non sapevo bene dove inserire questo post: il tema non è una ricetta, né una composizione di fiori, né tanto meno una soluzione per arredare casa. 
Ci troverete la più scontata formula per ricevere gli amici in tempo zero, con il minimo sforzo e il massimo risultato.

Amo la cucina sofisticata, la nouvelle cuisine e i piatti elaborati, ma di fronte alla bontà sincera di un tozzo di pane e un pezzo di formaggio alzo bandiera bianca!

basta una bella tovaglietta e un centrotavola e il gioco è fatto!

In realtà si può ricevere anche con dispensa vuota (o quasi), ma non deve mancare mai quel mezzo chilo di formaggio e del pane.
Io ho la fortuna di stipare il pane buonissimo di mio padre in congelatore già tagliato a fette che, nel momento del bisogno, è l'alleato perfetto del “Cavalier latteria di Fagagna” e del “Fante Montasio sei mesi”. La battaglia è praticamente già vinta.

usate tovaglioli colorati e richiamate le tonalità che avete in casa

Queste foto le avevo fatte tempo addietro per un aperitivo dell'ultimissimo momento: pane e formaggio! Per puro caso avevo delle olive taggiasche e due o tre senapi da assaggiare per gli appassionati.

Basta solo versare il vino e gli ospiti saranno entusiasti del vostro aperitivo “ frugal chic!”


Fashion


The last emperor “

Valentino Clemente Ludovico Garavani all'anagrafe, è il Valentino noto a tutti, invidiato da tutto il mondo.
Nato a Voghera, CLASSE 1935 (“classe” in maiuscolo non per caso,) fin da giovanissimo si interessa di moda, frequentando la Scuola di figurino a Milano e poi studia moda a Parigi. 


Lavora per qualche periodo da Jean Dessès e nell'atelier di Guy Laroche, poi fonda il marchio Valentino. Esordio non facile anche perchè i soci con cui aveva intrapreso l'attività lo lasciano e la Valentino rischia la bancarotta. Sostanziale a quel punto è l'intervento in società di quello che diventerà poi suo compagno per la vita, ossia Giancarlo Giammetti, all'epoca ancora studente di architettura.
Giammetti non avrà mai la visibilità di Valentino, ma fa decollare l'azienda curandone gli aspetti amministrativi e la gestione della società, lasciando così campo libero alla creatività di Valentino.



Parlare dell'ultimo "imperatore" non è cosa facile per chi è dell'ambiente, figuriamoci per chi a quel mondo proprio non appartiene.
Cercherò di sentirmi meno in soggezione nei suoi confronti, continuando a guardare una sua foto in cui è ritratto con abbronzatura “intensa” e piumino argentato in una blasonatissima località sciistica.
E per darmi una certa posa, mi verserò anche un calice di “Crémant' Alsace” in onore della Francia che lui adora e dove possiede il Castello di Wideville, Crespières, non lontano da Parigi.


La pagina bianca ora mi fà meno paura..


Dunque, tornando a Valentino...

Al giornalista che per primo ha insignito Garavani del titolo di "imperatore" va tutta la mia ammirazione perchè non si sarebbe potuto trovare appellativo più azzeccato.
Perchè sulla moda di Valentino si potrebbero spendere decine di aggettivi, ma il primo che viene in testa è che la sua moda è “regale”.

 

Lavorazioni con pizzo nella linea di abbigliamento e calzature


Ma perchè un capo di Valentino ha "une allure" in più?
In che cosa riesce ad essere così riconoscibile la sua mano? Come fa a rendere “Valentiniano” un semplice tubino?
La risposta è piuttosto scontata: classe e gusto, qualità che in lui sono doti innate.

Qui di seguito il video in versione integrale che celebra la sua sua straordinaria carriera. Dura un oretta circa e vi suggerisco di guardarlo: sarà un investimento per la vostra cultura nel caso amiate la moda o la detestiate.


-" I love beauty. It's not my fault"-
Valentino


Persino le stravaganze(poche)delle collezioni disegnate da lui, non sono mai eccessive ma bensì eleganti.


- "Valentino is the last couturier"-
Matteo Marzotto 


L'ultimo imperatore della moda ha reso celebri i suoi capi di "Haute Couture" perchè finemente impreziositi dal dettaglio: un fiocco, un fiore di perle, un cinturone in pizzo broccato ricamato a mano che, come afferma lui stesso:

- “
Per fare questo ricamo oggi, non basterebbe vendere una banca italiana”-

I preziosi ricami su di un capo della linea di "Haute Couture"

A Valentino si attribuisce anche il colore “rosso Valentino” , E lui, per non essere scontato, lo utilizzerà per pochissime sue creazioni. 

Quanti couturiers posso vantarsi di aver "ideato un colore"?
Il colore di cui parliamo è un mix tra carminio, popora e rosso di cadmio, e si narra che l'ispirazione per questa tonalità sia nata durante in un suo viaggio in Spagna.

Valentino all'Ara Pacis, dove verrà celebrato per i suoi 45 anni di carriera 

Pochi giorni fa, ho postato una foto che ritrae Valentino agli esordi della sua carriera su Facebook.
Con mia grande sorpresa, un mio conoscente ha commentato la mia foto dicendo di aver servito a tavola Valentino. Gli ho subito chiesto se è stato “ il signore che mi aspetto che sia” e lui mi ha risposto dicendo che non aveva niente da eccepire, che gli era comunque sembrato “ freddo e distaccato” come se vivesse nel suo mondo”.
Leggendo questa frase ho pensato qualche minuto, poi mi sono detta. “ Perchè? In che mondo deve vivere Valentino? Non di certo nel nostro!”


Fonti: 
www.wikipedia.org
www.businessinside.org
www.vogue.it
www.youtube.com

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